18 maggio 2013

Chiarimenti sugli "zombie"


A seguito del post "the working dead", ricevo un messaggio privato su Facebook che mi lascia interdetto. Mi sorge il dubbio di essere stato frainteso, quindi per dormire sereno di notte, rispondo pubblicamente alla signora M. che amareggiata mi scrive:

"cancelli le cattiverie sugli zombi ci fà più bella figura. E chieda scusa per le cattiverie scritte. ridere sulla disoccupazione in una terra amara come la sicilia non le fa onore."

Ridere?
Io volevo far piangere, denunciare le promesse dei politici corruttori e di chi, per necessità, si lascia comprare con un lavoro falso, inutile, dannoso per le casse dei Comuni e dei cittadini.
COINRES, AMIA, LSU, articolisti vari, GESIP,  sono tutti figli (morti) dello stesso sistema clientelare che ha reso la Sicilia "amara".
Non, c'è niente da ridere, c'è da sputare in faccia a chi promette corsie preferenziali per trovare un lavoro, scavalcando qualsiasi etica, qualsiasi meritocrazia, qualsiasi cosa che io chiamo onestà. Ed in quella foto ci sono i risultati.
Gentile signora M., la mia era un'amara ironia. Ridere è l'ultima cosa che volevo far fare. Spero di averle chiarito il concetto.

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Giuseppe Amenta

2 commenti:

  1. Anonimo10:48

    Era già tutto abbastanza chiaro. Aggiungerei che questi populisti e demagoghi calpestano la legge per non tanto oscuri interessi di bottega. Grande rispetto per i lavoratori onesti e grande disprezzo per quelli che invece rubano lo stipendio togliendo il posto di lavoro ai miei figli.
    Gisella Verdoni

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  2. Anonimo17:23

    Caro Giuseppe, eri stato chiarissimo, leggendo il tuo post, era chiara l'ironia intrinseca. Sono totalmente d'accordo con te. "the working dead" è la cartolina ideale di ciò che ogni giorno è sotto i nostri occhi. Il sistema fa sicuramente schifo, ma, il bisogno e la fame sono i peggiori consiglieri di ognuno di noi. Mai fidarsi di chi ti promette scorciatoie o salti d'ostacoli estemporanei. Svegliamoci e proviamo a cambiare il futuro dei nostri figli.

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